Ambulanza per tutti
UN’AMBULANZA PER TUTTI è il progetto che “Pubblica Assistenza città di Ravenna ODV” lancia proprio per garantire a tutti il diritto alla salute, il diritto a curarsi, il diritto ai servizi basilari.
La Pubblica Assistenza città di Ravenna ODV è un’associazione di volontariato che si occupa dei trasporti di
pazienti dimessi dai vari reparti degli ospedali o, viceversa, che hanno bisogno di effettuare delle terapie
particolari presso le strutture sanitarie, di trasporto persone diversamente abili, assistenze sanitarie,
supporto al 118 per prestazioni in emergenza. Fondata 41 anni fa, è oggi una realtà ormai consolidata nel
contesto sociale ravennate il cui servizio per la collettività, proprio per le finalità e l’utilità acquisita nel
tempo, è diventato indispensabile.
Il bilancio tra entrate e uscite, al netto dei costi vivi indispensabili tra cui, l’acquisto delle ambulanze, assicurazioni, bolli, consumi di carburante, tagliandi, formazione dei volontari, costi della sede, energia elettrica, gas metano etc. rapportati al termine di due anni molto duri sotto tutti gli aspetti, da quelli sanitari ai rapporti personali per arrivare alla crisi del lavoro, hanno inciso negativamente sulla sostenibilità dell’intera associazione che proprio quando pensava di iniziare a respirare un’aria migliore è stata travolta dalle conseguenze indirette della guerra in Ucraina, di fatto l’emergenza nell’emergenza. La carenza delle materie prime e i conseguenti aumenti dei costi dell’energia, del gas e dei carburanti, non hanno inciso negativamente solo sulla gestione economica dell’Associazione, ma hanno aumentato a dismisura la povertà di gran parte del tessuto sociale, quella più debole.
La pace che tutti auspichiamo ancora oggi appare lontana e nonostante i problemi a livello mondiale nessuno fa un passo verso essa. Nel lavoro quotidiano abbiamo avuto modo di vedere, grazie al personale che quotidianamente trasporta i pazienti, le vere difficoltà di tutti coloro che vivono con pensioni minime o che peggio ancora hanno perso il posto di lavoro, persone che sempre più hanno bisogno di tutto, dai beni di prima necessità all’assistenza sanitaria, spesso troppo sole e a volte anche ”nude”, ma non per mancanza di vestiti, ma per le condizioni minime di sopravvivenza in cui versano e soprattutto per la perdita della dignità umana. Persone che al termine dei trasporti non possono permettersi di pagarci, persone a cui spesso i nostri operatori non chiedono neppure un contributo volontario per non mortificare ulteriormente chi già non ha più nulla, una realtà cieca che, nel tempo e per i motivi anzidetti, li spinge anche a rinunciare alle cure più basilari. Una società civile non può permetterlo e non lo deve consentire, TUTTI devono poter contare sulla presenza di un’ambulanza quando ne hanno necessità, anche se non hanno i soldi per pagarla.
In questo ultimo anno molte, forse troppe persone “nude” hanno mostrato la disperazione, quel sentimento limite che sovrasta la dignità e ha ripetutamente indotto i nostri operatori sanitari a proporre sconti, chiedere semplici offerte o desistere addirittura da entrambe le opzioni per liberare la controparte anche dell’angoscia di dover retribuire in qualche modo un viaggio quando magari non si hanno le disponibilità per comprare il pane. Da soli ci è impossibile aiutare tutti, abbiamo concretamente bisogno di aiuto ed è per questo che abbiamo pensato questo progetto rivolto a banche, fondazioni, privati cittadini, mondo imprenditoriale, piccole, medie e grandi imprese, associazioni di categoria, rivolto a tutti coloro che possono e vogliono darci concretamente una mano, per garantire un’ambulanza gratuita a tutte le persone deboli.
Il progetto ha una valutazione economica di € 95.000, nello specifico:
- € 55.000 per acquisto ambulanza dedicata “un ambulanza per tutti”;
- € 40.000 per prestazioni sanitarie gratuite a tutte le persone con ISEE pari a € 9.000 annui.
IT 14 A 06270 13181 CC0810004858 La Cassa di Ravenna Ag. N.2
IT 18 A 02008 13120 000103113962 UNICREDIT
E’ inoltre possibile effettuare versamenti, non tracciati, anche tramite Satispay.
Tutti devono aver garantita la possibilità di curarsi e il conseguente diritto alla vita.
(I veri poveri non fanno rumore e spesso non ci si accorge di loro – Madre Teresa di Calcutta)
Il bilancio tra entrate e uscite, al netto dei costi vivi indispensabili tra cui, l’acquisto delle ambulanze, assicurazioni, bolli, consumi di carburante, tagliandi, formazione dei volontari, costi della sede, energia elettrica, gas metano etc. rapportati al termine di due anni molto duri sotto tutti gli aspetti, da quelli sanitari ai rapporti personali per arrivare alla crisi del lavoro, hanno inciso negativamente sulla sostenibilità dell’intera associazione che proprio quando pensava di iniziare a respirare un’aria migliore è stata travolta dalle conseguenze indirette della guerra in Ucraina, di fatto l’emergenza nell’emergenza. La carenza delle materie prime e i conseguenti aumenti dei costi dell’energia, del gas e dei carburanti, non hanno inciso negativamente solo sulla gestione economica dell’Associazione, ma hanno aumentato a dismisura la povertà di gran parte del tessuto sociale, quella più debole.
La pace che tutti auspichiamo ancora oggi appare lontana e nonostante i problemi a livello mondiale nessuno fa un passo verso essa. Nel lavoro quotidiano abbiamo avuto modo di vedere, grazie al personale che quotidianamente trasporta i pazienti, le vere difficoltà di tutti coloro che vivono con pensioni minime o che peggio ancora hanno perso il posto di lavoro, persone che sempre più hanno bisogno di tutto, dai beni di prima necessità all’assistenza sanitaria, spesso troppo sole e a volte anche ”nude”, ma non per mancanza di vestiti, ma per le condizioni minime di sopravvivenza in cui versano e soprattutto per la perdita della dignità umana. Persone che al termine dei trasporti non possono permettersi di pagarci, persone a cui spesso i nostri operatori non chiedono neppure un contributo volontario per non mortificare ulteriormente chi già non ha più nulla, una realtà cieca che, nel tempo e per i motivi anzidetti, li spinge anche a rinunciare alle cure più basilari. Una società civile non può permetterlo e non lo deve consentire, TUTTI devono poter contare sulla presenza di un’ambulanza quando ne hanno necessità, anche se non hanno i soldi per pagarla.
UN’AMBULANZA PER TUTTI
è il progetto che “Pubblica Assistenza città di Ravenna ODV” lancia proprio per garantire il diritto alla salute, il diritto a curarsi, il diritto ai servizi basilari.In questo ultimo anno molte, forse troppe persone “nude” hanno mostrato la disperazione, quel sentimento limite che sovrasta la dignità e ha ripetutamente indotto i nostri operatori sanitari a proporre sconti, chiedere semplici offerte o desistere addirittura da entrambe le opzioni per liberare la controparte anche dell’angoscia di dover retribuire in qualche modo un viaggio quando magari non si hanno le disponibilità per comprare il pane. Da soli ci è impossibile aiutare tutti, abbiamo concretamente bisogno di aiuto ed è per questo che abbiamo pensato questo progetto rivolto a banche, fondazioni, privati cittadini, mondo imprenditoriale, piccole, medie e grandi imprese, associazioni di categoria, rivolto a tutti coloro che possono e vogliono darci concretamente una mano, per garantire un’ambulanza gratuita a tutte le persone deboli.
Il progetto ha una valutazione economica di € 95.000, nello specifico:
- € 55.000 per acquisto ambulanza dedicata “un ambulanza per tutti”;
- € 40.000 per prestazioni sanitarie gratuite a tutte le persone con ISEE pari a € 9.000 annui.
IT 14 A 06270 13181 CC0810004858 La Cassa di Ravenna Ag. N.2
IT 18 A 02008 13120 000103113962 UNICREDIT
E’ inoltre possibile effettuare versamenti, non tracciati, anche tramite Satispay.
Tutti devono aver garantita la possibilità di curarsi e il conseguente diritto alla vita.
(I veri poveri non fanno rumore e spesso non ci si accorge di loro – Madre Teresa di Calcutta)